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Tubi flessibili: quando e perché sostituirli?

La durata di un tubo flessibile non dipende soltanto dalle ore di lavoro, ma dall’interazione continua con pressioni elevate, pulsazioni, sovratemperature, micro-movimenti e contaminanti ambientali. Ogni flessibile è un componente critico: rappresenta il punto esposto dell’impianto e la sua integrità condiziona sicurezza, efficienza e continuità produttiva. Un tubo degradato non avvisa: cede. E quando cede, porta con sé fermo impianto, perdita d’olio, rischio ambientale e, nei casi peggiori, danni alle persone.

La sostituzione non va mai affrontata come un’attività reattiva, ma come una scelta ingegneristica basata su indicatori oggettivi, cicli di vita previsti, condizioni operative e segnali predittivi. Individuare il momento giusto consente di anticipare il guasto e proteggere l’intero sistema oleodinamico.

I segnali da monitorare: deterioramenti visibili e invisibili

Un tubo flessibile comunica il proprio stato di salute attraverso sintomi esterni e interni. Alcuni sono immediatamente riconoscibili, altri richiedono controlli strutturati e strumenti di misura. Una manutenzione di alto livello parte dal riconoscimento di questi indicatori.

1. Abrasioni e danneggiamenti esterni

La guaina esterna è la prima barriera contro urti, sfregamenti e agenti chimici. Abrasioni profonde, screpolature o tagli espongono le calze di rinforzo, riducendo drasticamente la resistenza alla pressione nominale. Questo fenomeno è tipico di flessibili installati con curve troppo strette o in prossimità di componenti mobili non adeguatamente schermati.

2. Micro-perdite e “sudorazione”

La traspirazione dell’olio attraverso la guaina è un sintomo di degradazione interna del tubo. Non si tratta di una semplice perdita superficiale: indica che la gomma interna ha perso elasticità o presenta microfessure. La pressione pulsante accelera il cedimento.

3. Rigidità anomala o perdita di flessibilità

Il tubo deve mantenere la sua elasticità. Un flessibile irrigidito segnala invecchiamento del materiale, esposizione a temperature eccessive o incompatibilità chimica tra gomma interna e fluido idraulico. L’indurimento può anticipare rotture improvvise, soprattutto nelle zone più sollecitate.

4. Rigurgiti di pressione o vibrazioni anomale

Sotto pressione, un tubo indebolito può “gonfiarsi” in alcuni punti, alterando temporaneamente il volume interno. Questi fenomeni generano variazioni di pressione, vibrazioni nelle linee e instabilità negli attuatori. È un segnale pre-rottura di alto rischio.

5. Età del tubo e ore di lavoro

Ogni produttore indica il ciclo di vita previsto del tubo in relazione a temperatura, pressione e dinamica applicativa. Il rispetto del programma di sostituzione è essenziale. Un flessibile invecchiato oltre la sua vita utile può apparire integro ma avere struttura compromessa.

Perché sostituirli: sicurezza, efficienza ed economia operativa

La sostituzione tempestiva dei tubi non è una “spesa di manutenzione”, ma una misura di protezione del valore dell’impianto. Gli effetti di un guasto, anche minimo, sono significativi.

1. Prevenzione dei fermi impianto

Il cedimento di un flessibile comporta un arresto immediato della macchina. Se la linea è parte di un ciclo produttivo continuo, le perdite economiche sono proporzionali alla durata del fermo e alla complessità dell’intervento.

2. Protezione delle pompe e dei componenti sensibili

Un tubo danneggiato può degradare il fluido, introdurre aria nel circuito o generare colpi di pressione anomali. Ogni variazione non prevista riduce l’efficienza volumetrica della pompa e accelera il deterioramento di valvole e attuatori.

3. Sicurezza degli operatori

Gli spruzzi d’olio in pressione sono una delle principali cause di incidenti in ambito oleodinamico. Temperature elevate, pressioni superiori a 250 bar e traiettorie imprevedibili rappresentano un rischio serio.

4. Contenimento delle perdite ambientali

Una rottura porta inevitabilmente alla dispersione del fluido. Oltre al costo dell’olio, esiste un impatto ambientale e normativo significativo, soprattutto in contesti industriali regolamentati.

Materiali, pressioni, curve, compatibilità: la selezione corretta è una scelta ingegneristica

La sostituzione non deve limitarsi al “mettere un tubo nuovo”. Un tubo flessibile è un organo tecnico e deve essere dimensionato con precisione. Pressione nominale, pressione di picco, raggio minimo di curvatura, temperatura, dinamica di lavoro, compatibilità con l’olio e condizioni ambientali sono variabili da considerare con rigore.

A questo si aggiunge la scelta della marca e della qualità costruttiva. I tubi flessibili Intertraco – Bridgestone , rappresentano uno standard elevato in termini di resistenza, durata e certificazioni.

Come definire la sostituzione programmata: dalla manutenzione reattiva alla manutenzione predittiva

Una gestione moderna dei flessibili integra diagnostica visiva, analisi dei parametri di lavoro e storicizzazione dei dati.

1. Registro di installazione e di usura

Ogni tubo dovrebbe avere una scheda dedicata con data di installazione, codice, pressioni di lavoro e condizioni ambientali. Questo permette di prevedere la sostituzione prima del cedimento.

2. Indicatori di stress: temperatura, pressione e cicli

Temperature elevate accelerano il decadimento del materiale. Pressioni pulsanti riducono la vita utile. La registrazione dei dati operativi fornisce una stima realistica del ciclo di vita residuo.

3. Analisi delle cause di guasto ricorrente

Se un tubo si rompe più volte nella stessa zona, il problema non è il tubo: è il layout. Raggio di curvatura non rispettato, vibrazioni eccessive, errato serraggio dei collari o interferenze meccaniche vanno corretti strutturalmente.

Errori da evitare nella sostituzione

1. Sottodimensionare la pressione di burst

La pressione massima non deve mai essere quella “al limite”. Il coefficiente di sicurezza deve essere adeguato alle pulsazioni e ai cicli di lavoro.

2. Riutilizzare raccordi danneggiati

I raccordi usurati compromettono la tenuta anche del miglior tubo. Ogni sostituzione deve includere un controllo (e preferibilmente la sostituzione) dei terminali.

3. Usare tubi incompatibili con gli oli speciali

Fluidi sintetici, oli biodegradabili o formulazioni ad alto indice viscosimetrico richiedono gumme specifiche. L’incompatibilità accelera la degradazione interna del tubo.

4. Installare tubi troppo “tesi” o troppo “laschi”

Il flessibile deve compensare i movimenti senza provocare stiramenti o formazione di loop inutili.

Quando sostituire i tubi flessibili? La regola tecnica definitiva

La sostituzione deve avvenire quando:

  • appaiono segni fisici di degrado;
  • la prestazione del circuito varia senza cause apparenti;
  • il tubo ha raggiunto il suo ciclo di vita indicato dal produttore;
  • si registra anche una singola microperdita;
  • il tubo opera in condizioni fuori specifica (temperatura, curvatura, pressione);
  • si stanno effettuando modifiche strutturali all’impianto.

Un singolo segnale basta per programmare la sostituzione.

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